Cosa sono le foto HDR? Consigli su come e quando scattarle su smartphone

Ti sei sempre chiesto cosa volesse dire quella sigla, HDR, nell’app Fotocamera del tuo smartphone Android o iPhone X nuovo di zecca? Le foto HDR restano un mistero per gran parte degli utenti non particolarmente avvezzi con gli strumenti fotografici, in questa guida proverò a chiarire i tuoi dubbi e darti alcuni consigli su quando e come utilizzare questa potente modalità.

E sì, ti confermo che si tratta di uno strumento molto utile a migliorare la qualità dei tuoi scatti in determinate situazioni ambientali, quindi non sottovalutarlo e prova a sfruttare al meglio il tuo bellissimo smartphone!

Iniziamo, però prima a capire effettivamente che cos’è questo filtro HDR.

HDR cos’è?

L’acronimo HDR significa “High Dynamic Range Imaging” ed è volto ad aumentare la gamma dinamica di una foto.

Cos’è la gamma dinamica? E’ il rapporto tra la luce e le parti più scure in una fotografia.

Come operano le foto HDR? La tecnologia cattura più scatti (almeno tre) in pochi istanti, tutti con livelli di esposizione differenti: parte quindi dall’immagine più buia fino ad arrivare a quella con più illuminazione.

foto HDR

Unisce queste foto prelevando da esse i migliori particolari ed elabora lo scatto finale che sarà molto più simile a quello che percepiscono i nostri occhi.

Insomma, adesso avrai intuito anche perché quando scatti una foto HDR il tuo smartphone impiega un po’ di tempo in più per mostrarti il risultato!

Foto HDR su iPhone e Android

E’ una funzionalità che puoi trovare negli smartphone più recenti, da Android ad iPhone.

Una volta avviata l’app Fotocamera vedrai subito se il tuo telefono supporta la modalità HDR: la voce è normalmente presente nella schermata principale, quando stai per scattare una foto potrai notarla solitamente in alto.

Avrai a disposizione l’opzione HDR automatico, oltre alla possibilità di disattivarlo o attivarlo manualmente (su iPhone basterà selezionare sì/no, mentre su Android c’è il classico “interruttore” anche se molto dipende dall’interfaccia nativa del modello che possiedi).

Se non possiedi la modalità HDR ti consiglio allora di provare una di queste due app che ti elenco in basso: sono gratuite (a pagamento troverai molte soluzioni sul Play Store) e, oltre all’HDR, portano in dote anche alcune interessanti funzioni di foto-editing per gli appassionati.

App gratis per foto HDR su Android e iPhone

Snapseed

La prima che ti suggerisco è Snapseed che ho scaricato tempo fa nonostante il mio OnePlus 5T possieda la modalità HDR nativa.

Si tratta di un’applicazione di Google molto semplice nella sua interfaccia ma che a ben vedere riesce ad offrire un ampio ventaglio di possibilità lato editing.

Ci sono strumenti non esattamente comuni come il pannello filtro selettivo ad esempio, così come i consigli su come scattare le foto sono in molti casi davvero illuminanti.

Dopo averla scaricata dal Play Store o da App Store e proceduto con l’installazione, avviala e seleziona (selezionando un punto qualsiasi sullo schermo) la foto su cui intendi lavorare.

Snapseed Android

Di default si aprirà la scheda “Effetti”, ma a noi interessa quella seguente, ovvero “Strumenti“.

E’ lì che potrai selezionare “HDR” e scegliere il settaggio ideale: la prima opzione ti mette a disposizione dei valori adatti a scatti “naturali”, segue poi quella dedicata alle regolazioni per foto a persone.

Le ultime due voci (“Lieve” e “Forte”) sono invece dedicate all’intensità del filtro che potrai scegliere direttamente tu trascinando il dito verso destra o verso sinistra.

Quando hai terminato, clicca sulla “v” in basso a destra e poi su “Esporta”: lì potrai salvare la nuova foto nella galleria, dove apparirà una cartella dedicata solo a Snapseed. Semplice, vero?

Adobe Photoshop Lightroom CC

Un’altra applicazione gratis che permette di scattare foto HDR è Adobe Photoshop Lightroom CC.

Anche in questo caso c’è compatibilità sia su Android che su iOS ma stavolta non è possibile intervenire in fase di post-editing.

Adobe Photoshop Lightroom CC Android

L’HDR è infatti disponibile se si sceglie di scattare foto direttamente con l’app in questione e solo se si dispone di uno smartphone di ultima generazione.

Superfluo sottolineare che, quindi, questa app firmata Adobe (a proposito, per le funzioni complete bisogna avere l’abbonamento all’Adobe Creative Cloud) punta a migliorare gli scatti in HDR “nativo” dello smartphone.

Una volta scaricata e installata l’applicazione, bisognerà effettuare il login per entrare: puoi creare un profilo in pochi passi, o accedere direttamente col tuo account Facebook.

Una volta entrato, clicca sul simbolo della fotocamera in basso a destra. Vedrai quindi l’interfaccia proprietaria di Adobe Photoshop Lightroom CC che sostituisce quella classica della tua fotocamera e, in basso a sinistra, ben visibile l’opzione HDR.

Aprendo il menu relativo, avrai due voci a disposizione: “Automatica” e “Professionale”.

Personalmente propendo per la prima opzione, ma se vuoi regolare i filtri ed altri parametri, dai un occhio anche all’altra possibilità.

Per concludere questa sezione, ti consiglio di dare un’occhiata all’articolo dedicato a come fare foto con iPhone, troverai tanti spunti interessanti per migliorare e scattare foto top con lo smartphone di Apple.

Quando usare effetto HDR per le foto?

Il fatto stesso che spesso è presente la possibilità di impostare HDR automatico, lascia intendere che questa modalità non è adatta a tutti i tipi di scatti.

In generale sono tre i contesti dove poter catturare foto HDR. Quello più “evidente” è quando ci troviamo a fare foto di paesaggi, soprattutto panoramiche: in questo caso c’è un forte contrasto di colori tra il cielo azzurro e la terra, quindi è consigliabile “aiutare” la propria fotocamera con questa funzionalità e catturare così i veri colori senza che vengano condizionati dagli altri elementi presenti nella foto.

Un’altra situazione che richiede il supporto dell’HDR è quando ci troviamo in condizioni di scarsa luminosità, o solitamente dentro casa: la fotocamera va a retro-illuminare il soggetto da riprendere, ottenendo quindi un effetto non gradevole alla vista.

Utilizzando la funzionalità viene invece equilibrata l’illuminazione, portando più enfasi al protagonista dell’immagine.

A proposito di illuminazione: i ritratti alla luce del sole sono un’altra situazione favorevole alle foto HDR.

I volti troppo illuminati possono essere caratterizzati da troppe ombre e imperfezioni varie che possono essere eliminate con la regolazione dell’High Dynamic Range Imaging.

Quando non scattare foto in HDR?

Il discorso del contrasto di colori fatto prima per le foto “paesaggistiche” può valere anche al contrario: se si vuole ottenere una foto con un forte contrasto di colori come caratteristica peculiare, allora bisogna evitare l’HDR che tende ad uniformare, come ho avuto modo di spiegare, la scena.

Anche scenari con colori troppo vividi possono essere parzialmente compromessi: le tinte potrebbero risultare “slavate” o in alcuni casi si può avere un effetto ancora più marcato di questi colori sgargianti, andando così a creare un effetto artificiale che di certo non aiuta la buona resa di una foto.

Evita anche di usare le foto HDR per catturare soggetti in movimento: considerato che la fotocamera cattura tre immagini in rapida sequenza, “unendo” i vari scatti si otterrebbe un’immagine di bassa qualità.

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